Difficoltà: ☕
«C’è un vecchio enigma di origine araba che illustra la differenza tra due tipi di giudici.
🐫Un uomo alla morte lascia i propri cammelli ai tre figli maschi. Lascio in eredità al mio primogenito metà dei cammelli, al mio secondogenito un terzo dei cammelli e al terzogenito un nono. I figli scoprono che ci sono diciassette cammelli.
🧐Diciassette è un numero primo, che non si può dividere per due, tre o nove. I figli litigano.
🔪Avendo sentito parlare della lite un macellaio offre ai tre fratelli i suoi servigi. Il primogenito è tentato, ma il secondo obietta che sedici cammelli vivi non sono divisibili per tre. Il macellaio suggerisce di ridurli a quindici, ma il terzogenito protesta che quindici non è divisibile per nove. I figli congedano il macellaio e riprendono a litigare.
🙉Le loro mogli, tappandosi le orecchie per non sentire le urla, mandano a chiamare un giudice andato in pensione da poco e stabilitosi nel loro quartiere, che era tranquillo prima dei furiosi litigi. Il vecchio studia il testamento, poi fa un annuncio: ritiene la pace tra vicini così importante che donerà loro il proprio cammello. Così i cammelli da diciassette diventano diciotto.
🧮I figli calcolano le loro quote: 18/2 = 9 cammelli al primogenito, 18/3 = 6 cammelli al secondogenito, e 18/9 = 2 cammelli al terzogenito. Avanza il resto di un cammello, sicché il giudice si riprende il cammello che aveva donato.
✌🏻Tutti coloro che avevano litigato sono soddisfatti. Torna la pace nel quartiere.
Ma nella città vicina c’è un giudice più giovane, che cerca di formulare verdetti più razionali.
👉Come affronterebbe il problema questo secondo giudice?»
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Ray Sorensen, La stanza delle meraviglie filosofiche, Salani 2019
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